Numero 5. Giugno-luglio 2022,  Storia e memoria

Per gli 80 anni di Karl Heinz Roth

Pochi giorni prima del compleanno di Karl mi è arrivato il Rapporto di attività della Fondazione da lui diretta, insieme a Angelika Ebbinghaus e a Marcel van den Linden, per gli anni 2020-2021. Ogni volta che mi arrivano questi resoconti rimango stupito dalla quantità di lavoro di ricerca e di formazione che gli amici tedeschi sono capaci di espletare disponendo di un budget annuo relativamente modesto. Ma negli ultimi due anni sono riusciti a fare di più. Non solo il lavoro d’indagine storica, che è la finalità primaria della Fondazione, ma anche un’attività aggiuntiva dedicata al drammatico problema della pandemia, iniziata con la creazione di un portale e proseguita con la raccolta di dati e informazioni sulla gestione della crisi, accompagnati da una serie di analisi, di commenti, di critiche e di proposte. Privato della possibilità di continuare le sue ricerche storiche, con la chiusura dell’Università di Brema nel marzo 2020 non aveva potuto più avere accesso ai documenti, Karl si è dedicato alla stesura di un volume di più di 500 pagine dal titolo Blinde Passagiere (recensito in questo numero della nostra rivista da Brunello Mantelli), dove mette a frutto l’esperienza che aveva fatto, in quanto medico con ambulatorio nel quartiere “a luci rosse” di Amburgo, alle prese con l’epidemia di Hiv.

Nella vita di Roth la professione medica e quella di storico sono strettamente intrecciate. È un legame che risale agli anni dell’Università, quando Karl e Angelika (esemplare questa loro unione d’impegno politico e civile che dura da una vita!) vengono mandati dall’organizzazione studentesca Sds a Amburgo per seguire la campagna contro le leggi d’emergenza e per aiutare i militari americani di stanza nella Germania del Nord a disertare per evitare di combattere in Vietnam. L’incontro con la storia avviene già nei mesi caldi del 1967-68, quando Karl è la figura più rappresentativa della protesta studentesca a Amburgo. Diventerà il suo maggiore impegno professionale negli anni Ottanta quando, sempre assieme a Angelika, darà vita alla Fondazione per la storia sociale del XX e XXI secolo e alla rivista 1999, che in seguito cambierà nome e oggi continua a vivere – dopo 35 anni! – come rivista online. L’intera collezione è stata digitalizzata e può essere consultata al sito stiftung-sozialgeschichte.de, dove è consultabile anche l’elenco completo delle pubblicazioni della Fondazione, nata inizialmente a Amburgo e poi trasferitasi a Brema con un imponente archivio, entrato a far parte della Biblioteca dell’Università, e una propria biblioteca specializzata di circa 40.000 unità (volumi e periodici). Oggetto principale dell’attività di ricerca della Fondazione è la storia della società tedesca sotto il nazionalsocialismo, con una forte focalizzazione sulle politiche del lavoro e sulle politiche d’igiene razziale del nazismo, con uno sguardo che comprende sia il periodo antecedente della Repubblica di Weimar, sia gli anni del secondo dopoguerra. 

Elencare i progetti di ricerca che la Fondazione ha portato a termine o elencare solo le pubblicazioni di Karl Heinz e di Angelika sarebbe troppo lungo. La loro attività instancabile è riuscita a creare un network di ricercatori e ricercatrici che si rinnova continuamente e a intrecciare collaborazioni con altre istituzioni, in primo luogo con l’Istituto di storia sociale di Amsterdam e con uno dei suoi esponenti di spicco, il promotore della Global labour history, Marcel van den Linden. Le ricerche sul lavoro forzato nelle fabbriche tedesche durante la guerra, l’attività svolta per far ottenere risarcimenti alle vittime di questo sfruttamento, hanno dato alla Fondazione e ai suoi animatori una rinomanza internazionale. 

Il principale contributo finanziario per tenere in piedi tutta questa attività viene dalla Fondazione Omina, che fa capo alla famiglia Deichmann, un ex manager dell’industria chimica tedesca che, accortosi dell’attività criminale svolta dalla sua azienda nelle politiche di deportazione e sterminio, decise di mettersi in contatto con la Resistenza italiana e di passare ai partigiani informazioni e documenti che consentirono di svolgere azioni che risparmiarono la vita a molte persone. La sorella, Freya Deichmann, aveva sposato Helmut von Moltke, il fondatore del cosiddetto Circolo di Kreisau, uno dei principali gruppi di opposizione al regime, che fu arrestato dopo il fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944 e giustiziato assieme a molti altri.

Il legame di Karl Heinz Roth con l’operaismo italiano risale ai primissimi anni Settanta. Da allora tra di noi si è stabilito un sodalizio che si tradusse prima nella sua collaborazione a Primo Maggio e poi nella nostra campagna per la sua liberazione dal carcere. Questo sodalizio si è rinnovato negli anni Ottanta quando ho trascorso un periodo a Brema e ho potuto seguire da vicino sia la costituzione della Fondazione a Amburgo sia il lancio della rivista 1999, al cui primo numero ho avuto l’onore di collaborare. Numerosi autori di Primo maggio, Bruno Cartosio, Nando Fasce, Ferruccio Gambino, Brunello Mantelli, hanno pubblicato articoli su 1999 e alcuni ricercatori e ricercatrici vicini a Officina primo maggio hanno scritto su stiftung-sozialgeschichte.de.

Karl è stato una figura centrale del 1968 tedesco, alla pari con Rudy Dutschke e con Hans-Jürgen Krahl. L’importanza del suo ruolo è venuta fuori solo di recente, quando nel 2018 – nel 50° anniversario delle rivolte studentesche – su sollecitazione degli studenti dell’Università di Amburgo, lui, Angelika e altri della loro generazione hanno deciso di riversare le loro testimonianze e i loro archivi personali relativi a quel periodo in una piattaforma online. Il nostro incontro sarebbe avvenuto qualche anno più tardi, nel 1972 se non vado errato. Ritrovarlo dopo mezzo secolo più attivo che mai, malgrado le sue gravissime infermità alla vista, è una grande gioia per tutti noi e un incitamento a continuare un impegno militante che, malgrado i tempi molto difficili che attraversiamo, non deve mai venir meno. Herzliche Glückwünsche Karl!

Sitografia

Coronakrise Europa, coronakrise-europa.net.

Sozial.Geschichte Online, sozialgeschichte-online.org.

SDS/APO 68 Hamburg, sds-apo68hh.de.